martedì 21 luglio 2009

COORDINAMENTO REGIONALE DEI LAVORATORI CONTRO LA CRISI - Un passo nella direzione giusta -




Mercoledì pomeriggio a Ponziana alcuni rappresentanti del neonato "Coordinamento regionale dei lavoratori contro la crisi" hanno partecipato a un incontro convocato dal gruppo "Donne a confronto" per ragionare sulla prosecuzione delle mobilitazioni contro la crisi che si sono sviluppate in questi mesi.

Per il Coordinamento hanno preso la parola Andrea della Sàfilo di Martignacco e Sandro della Eaton di Monfalcone, e assieme a loro c’erano Giorgio della Sàfilo ed Edgar della Danieli di Buttrio.

Hanno spiegato il senso del loro impegno per coordinare le lotte in corso nella regione e hanno illustrato le modalità con le quali si sono impegnati in questi mesi: oltre alle loro aziende, nel coordinamento per ora sono rappresentati i lavoratori della Savio di Pordenone e della Eco-Luvata di S. Vito al Tagliamento, ma sono in corso discussioni con i cassaintegrati di varie altre realtà.

Per "Donne a confronto" hanno preso la parola Francesca ed Erika: quest’ultima è partita dalla situazione della propria realtà, la System Sensor, per procedere poi con un ragionamento riguardante le altre realtà lavorative della provincia di Trieste (Tirso, Stock etc.), con un’attenzione particolare dedicata ai problemi specifici delle lavoratrici.

Sono intervenuti, quindi, lavoratori e delegati della Ferriera, della Sertubi e dell’Insiel, oltre a cassaintegrati e disoccupati provenienti da altre realtà; hanno preso la parola anche Manuela e Giorgio, riferendo dell’esperienza del CLAC (Comitato Lavoratori Aziende in Crisi) sorto a Trieste alcuni anni fa.

Generalmente condivisa l’esigenza di procedere, anche a Trieste, con la costruzione del Coordinamento: ha già iniziato a funzionare un gruppo di discussione on line, e con scadenza quasi settimanale si tengono le riunioni a Precenicco. Dopo la pausa estiva, l’intenzione è quella di ripartire subito con l’attività di sensibilizzazione, con lo scopo di creare le condizioni per l’organizzazione di un presidio di protesta a settembre davanti al palazzo della Regione a Trieste. I cassaintegrati, i precari e tutti i lavoratori e le lavoratrici colpiti dalla crisi devono smettere di essere invisibili: c’è bisogno di autorganizzazione proprio per promuovere il protagonismo di chi rischia di rimanere, altrimenti, sempre ai margini del dibattito pubblico. Questa è la convinzione emersa dalla discussione, e, sulla base di questa consapevolezza, i presenti si sono lasciati promettendosi di rimboccarsi le maniche per dare forza anche in provincia all’attività del neonato Coordinamento.

P.S.: appena possibile sara' integrato anche l'indirizzo del gruppo di discussione on line

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